Neppure un vento gelido e sgarbato è riuscito a distogliere la nostra attenzione dall’interessante, e ricco di particolari, racconto del sig. Mario, memoria storica e “narratore”, come lui si definisce, della Tenuta Colombara di Livorno Ferraris (VC), dove ci siamo ritrovati, dopo la colazione al Ristorante La Colombara con torte appena fatte, per il nostro incontro Lancia di primavera.
Abbiamo visitato il “Conservatorio del Riso”, dove sono stati ricreati gli ambienti di vita di una riseria di metà novecento, dal dormitorio delle mondine all’aula scolastica, dalla cucina ai laboratori del fabbro, maniscalco e mugnaio e tanto altro, cioè il “mondo cascina” con abitazioni, osterie e botteghe e tutto il necessario alla vita quotidiana. Interessante anche la scoperta di un riso considerato tra i migliori al mondo, il “riso Acquerello”, il primo riso Carnaroli stagionato da 1 a 7 anni in Italia, l’unico reintegrato con la sua gemma a mezzo di un’elica, con un metodo”rivoluzionario” inalterato dal 1884 ed in opera solo alla storica Tenuta Colombara. Unico riso bianco ricco come il riso integrale, ricercato ed apprezzato dai migliori chef.
Terminata la visita e gli acquisti, il corteo delle ventisei storiche, bellissime nelle loro forme e colori, si è cimentato in una prova fotografica, valida per il challenge 2019, durante una passeggiata tra immensi specchi d’acqua ed aironi, in un paesaggio unico ed incantevole, mentre il sole tornava a scaldarci. L’eccellente pranzo della sig. Piera al Ristorante “La Colombara”, ci ha deliziati con specialità locali, mentre venivano anche effettuate le premiazioni.
La prova fotografica ha visto al primo posto l’equipaggio Simonetta/Addis. Secondi, ma altrettanto bravi, l’equipaggio Geromel/Manfrin, ed al terzo posto l’equipaggio Cardinali.
Sono stati premiati anche:
– l’equipaggio con tessera CCI presente più datata e non ancora premiata: Vaccarini/Elli.
– l’equipaggio proveniente da più lontano: Pasi/Tatonetti da Ravenna con 395 km. con una Lancia 2000 HF coupé del ‘72.
– l’ìscritto più “saggio”: Monti Luigino del 1936 con una Lancia Ardea III serie del ‘49.
Inoltre è stato ringraziato per la sua presenza il Socio Onorario del CCI, il sig. Giuseppe Dosi, lancista Doc, che ci ha raccontato alcuni episodi storici della sua vita di appassionato e di pilota. Con i saluti ed un arrivederci a questo autunno, gli oltre cinquanta partecipanti sono ripartiti con un altro prezioso ricordo di questa nostra storia italiana.